Nacque verso l’anno 970 da una potente famiglia beneventana. (1)
Verso gli anni 987-88 i suoi genitori, per ottenere la sua ordinazione
sacerdotale con molto anticipo rispetto all’età minima prescritta di 25 anni, non esitarono a pagare una congrua somma di denaro all’arcivescovo
Alfano, ma ben presto il nostro Benedetto si pentì dell’atto simoniaco, abbandonò il mondo ed entrò nel monastero di S. Salvatore
(probabilmente nell’isolotto napoletano di Castel dell’Ovo), ottenendo dai superiori il permesso di vivere da eremita in una cella
solitaria. (2)
Non appagato neppure da questa vita, si ritirò sul monte Soratte, a nord di Roma, e poi, tre anni più tardi, verso il 1000, si portò a Montecassino, dedito alla penitenza ed al silenzio. Qui incontrò il b. Giovanni della famiglia veneta dei Gradenigo, che gli fu compagno di cella e maestro, e s. Romualdo, che seguì a Pereo nelle vicinanze di Ravenna, nella zona detta di “Sant’Adalberto”, dove si trovava anche il suo amico e cappellano s. Brunone di Kwerfurt (Querfurt). Quest’ultimo riuscì a convincere l’imperatore Ottone III a far costruire un cenobio a Ravenna, al cui governo s. Romualdo aveva maturato l’intenzione di nominare proprio il nostro Benedetto. (3)
Ma verso la fine dell’anno successivo, Ottone III sollecitò s. Romualdo a destinarlo, insieme a s. Giovanni Gradenigo, a una missione
religiosa in Polonia, per avviarvi lentamente la penetrazione della fede cristiana. Ciò rispondeva anche al desiderio del principe
polacco Boleslao Chrobry il Valoroso, che in tal senso aveva pregato l’imperatore nell’occasione della sua visita fatta l’anno precedente
al sepolcro di s. Adalberto. (4)
Così nel mese di ottobre del 1001 il nostro Benedetto si mise in viaggio in compagnia di s. Giovanni
e, attraversando il Tirolo e l’Austria, nei primi mesi dell’anno successivo giunse in Moravia. Qui si stabilì presso Poznan (in Polonia
occidentale) nella cappella di S. Martino di Micdzyrzecze, coadiuvato dai monaci polacchi Isacco e Matteo, fratelli di sangue, ai
quali si aggiunsero dapprima il cuoco servitore Cristino (Cristiano), e poi anche s. Barnaba.(5)
Studiata la lingua fino a parlarla
abbastanza bene, fu ospite di Boleslao, il quale, nell’attesa della venuta di s. Brunone, che aveva programmato di raggiungerli per
portare la licenza papale, diede loro del denaro per la costruzione dell’eremo benedettino. (6)
Ma nella notte tra il 10 e l’11 novembre dell’anno 1003, nel suo eremo di Miedzyrzecz sulla riva destra del fiume Obra, affluente del Wartal, alcuni malviventi lo trucidarono barbaramente a colpi di spada insieme ai suoi “quattro fratelli”. Gli assassini cercavano di rubare le dieci libbre d’argento che, secondo alcune false voci, Boleslao aveva offerto ai nostri monaci per predisporre l’animo del papa Silvestro II ad incoronarlo a re di Polonia. Solo s. Barnaba si salvò dal massacro, perché era partito qualche giorno prima, diretto a Roma, per ottenere l’autorizzazione papale.(7)
A nome dei compagni Giovanni perdonò gli assassini: “ Che Dio aiuti voi e noi”. Benedetto steso a terra in un bagno di sangue,
si girò verso la sua cella e si coprì il capo con il cappuccio, simbolo di umiltà e di fuga dal mondo. (8)
Avvertito dai fedeli, il
vescovo Unger di Pozman si portò nell’eremo, che nel frattempo era stato dato alle fiamme per sviare tracce e sospetti, e, fatte devotamente
comporre le cinque salme, ne dispose la sepoltura nel centro della chiesa. (9)
Il papa Giovanni XIV lo annoverò prestissimo tra i santi martiri della Chiesa e s. Brunone di Kwerfurt, che aveva potuto apprezzare personalmente le sue virtù cristiane, ne scrisse una biografia nell’anno 1008. (10)
Raffaello ne ritrasse una bellissima immagine nella Chiesa di s. Severo a Perugia e nell’anno 1508
il papa Giulio II ne confermò il culto, già diffuso in tutto il mondo slavo e particolarmente vivo in Polonia, dove insieme ai suoi
fratelli è tuttora venerato come protomartire. (11)
Il 2 luglio 1990 il papa Giovanni Paolo II, in visita pastorale a Benevento, lo propose come modello di sacerdote e di missionario a tutto il clero della diocesi raccolto nel Duomo. (12)
Una sua splendida immagine, opera dell’artista sannita Giuseppe Di Marzo, è collocata nella cappella del Santissimo della Cattedrale di Benevento, purtroppo oggigiorno chiusa per restauri.
Viene festeggiato il 13 novembre.
(1) Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47; B. S., op. cit., vol.II, cl. 1216; Ibidem, vol. VII, p. 142; Tempi Nuovi, periodico, settembre 1997, p. 8; Ibidem, giugno 2003, p. 9; Treccani, op. cit.,
p. 194, voce Benedetto, santo 21°.
(2) Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47; B. S., op. cit., vol. II, cl. 1216; Ibidem,
vol. VII, p. 142; Tempi Nuovi, periodico, settembre 1997, p. 8; Ibidem, giugno 2003, p. 9; Treccani, op. cit., p. 194, voce Benedetto,
santo 21°. Non è del tutto da escludere l’ipotesi che il monastero di S. Salvatore fosse stato quello vicino Telese; Grassi F., I
Pastori della Cattedra Beneventana, op. cit., p. 39.
(3) Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47; B. S., op. cit., vol. II, cl. 1216;Ibidem, vol. VII, p. 142; Tempi Nuovi, periodico, settembre 1997, p. 8; Ibidem, giugno 2003, p. 9; Treccani, op. cit., p. 194, voce
Benedetto, santo 21°.
http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/speeches/2002/may/documents/hf_jp-ii_spe_20020503_archbishop-ravenna-cervia_it.html (qui
si cita l’estate come partenza ed ottobre come mese di arrivo).
(4) B. S., op. cit., vol. II, cll. 817 e 1217; Tempi Nuovi, periodico
cit., settembre 1997, p. 8.
(5) Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47; B. S., op. cit., vol. II, cll. 817 e 1217; Tempi Nuovi, periodico
cit., settembre 1997, p. 8; Ibidem, giugno 2003, p. 9.
(6) Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47; B. S., op. cit., vol. II,
cll. 817 e 1217; Tempi Nuovi, periodico cit., settembre 1997, p. 8; Ibidem, giugno 2003, p. 9.
(7) Tempi Nuovi, periodico cit., settembre
1997, p. 8; Ibidem, giugno 2003, p. 9; Treccani, op. cit., p. 194, voce Benedetto, santo 21° (secondo altri storici il luogo del martirio
fu Kazimierz, vicino Konin),
(8) Tempi Nuovi, periodico cit., giugno 2003, p. 9.
(9) Tempi Nuovi, periodico cit., giugno 2003, p. 9.
(10) Tempi
Nuovi, periodico cit., settembre 1997, p. 8.
(11)Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47;Tempi Nuovi, periodico cit., settembre 1997,
p. 8.
(12)Arcidiocesi di Benevento, op. cit., p. 47.
CENNI STORICI
ANNO 972. 14 aprile, Roma: Ottone II sposa Teofane, la figlia dell’imperatore bizantino Romano II. Alle nozze sono
presenti anche il principe Pandolfo di Benevento e suo figlio Landolfo.
6 settembre: muore il papa Giovanni XIII.
ANNO 973. 19 gennaio:
viene eletto il papa Benedetto VI.
Muore Ottone I e gli succede il figlio Ottone II.
ANNO 974. Il papa Benedetto VI viene fatto strangolare
in carcere dall’antipapa Bonifacio VII. Gli succede Benedetto VII.
ANNO 977. I Saraceni riconquistano Oria.
Pandolfo Capodiferro conquista
Salerno, ricostituendo il Principato di Benevento e Capua.
ANNO 980. Ottobre: Ottone II scende in Italia per punire il partito antimperiale
guidato dalla famiglia Crescenzio.
ANNO 981. Un terremoto fà sentire i suoi effetti rovinosi su tutto il Sannio.
Pandolfo Capodiferro
muore, lasciando eredi i figli Landolfo IV e Pandolfo II.
Landolfo IV viene spodestato da Pandolfo II.
Con l’espulsione di Landolfo
IV, il governo di Capua passa alla vedova di Pandolfo Capodiferro, Aloara, insieme al figlio Landenolfo.
Mese d’ottobre: Ottone II
è a Benevento, dove non può che riconoscere Pandolfo II.
ANNO 982. Ottone II mira alla conquista dell’Italia Meridionale.
Pandolfo,
insieme ai Bizantini ed ai Musulmani, oppone una dura resistenza alla conquista tedesca.
Luglio, Stilo: Ottone II viene sconfitto dai
Saraceni. Nella battaglia muoiono i principi di Benevento e di Capua Atenolfo IV e Landolfo IV.
ANNO 983. Capua: Ottone II conferma
il principato di Capua a Landenolfo.
Muore l’arcivescovo Landolfo.
Luglio: muore il papa Benedetto VII. Per volontà d’Ottone viene eletto
Giovanni XIV.
7 dicembre, Roma: muore Ottone II. Gli succede il figlio Ottone III. Regge l’impero la moglie Teofane.
8 dicembre, Benevento:
Aione. contrariamente alla volontà popolare che vorrebbe Alfano, viene con-sacrato arcivescovo della Città dal papa Giovanni XIV.
ANNO
984. Agosto, Roma: viene avvelenato il papa Giovanni XIV.
ANNO 985. Estate, Roma: viene ucciso l’antipapa Bonifacio. Il suo cadavere
è trascinato per le vie della città.
In seguito ad accordi tra il partito dei Crescenzi e quello imperiale, viene consacrato Giovanni
XV.
Espulso Alone, il papa Giovanni XV consacra Alfano ad arcivescovo di Benevento.
ANNO 986. Un terremoto colpisce Benevento, procurando
la caduta di quindici torri e la morte di centocinquanta persone. Il chiostro di S. Sofia viene distrutto quasi totalmente.
ANNO 987.
Yucatan: arrivano gli Itzà, una popolazione maya fortemente influenzata ed appoggiata dai Toltechi.
Fonderanno molte città tra cui
quella di Chichen Itzà.
Essi adorano Itzamna, figlio di Hunab, signore dei cieli e della terra, del giorno e della notte, che esige
sacrifici umani.
ANNO 989. 9 settembre: una cometa (la futura di Halley) è al perielio.
ANNO 990. Un nuovo terremoto, di notevole entità,
colpisce Benevento, seminando rovine, ma Pandolfo II ne promuove velocemente la ricostruzione.
ANNO 991. 15 giugno, Nimega (Germania):
muore Teofane, vedova di Ottone II e madre di Ottone III. La reggenza dell’impero viene affidata alla nonna s. Adelaide.
Muore la principessa
Aloara di Benevento e le succede il figlio Landenolfo.
ANNO 993. Capua: viene ucciso il principe Landenolfo I di Benevento. Più tardi
dinanzi alla sua tomba, uno zoppo riuscirà a guarire per sua intercessione.
Roma: il papa Giovanni XV canonizza s. Ulrico, vescovo
di Augusta. Si tratta del primo caso di canonizzazione da parte di un papa.
ANNO 996. Muore il pontefice Giovanni XV.
Ottone III designa
a pontefice suo cugino Bruno di Carinzia, che prenderà il nome di Gregorio V. E’ il primo papa tedesco.
21 maggio, Roma: viene incoronato
Ottone III, quindicenne.
ANNO 997. Primavera, Roma: Giovanni Filagato, unitosi al partito dei Crescenzio, si fà eleggere papa con il
nome di Giovanni XVI.
23 aprile, Tenkitten: lungo il corso della Vistola, viene trucidato s. Adalberto, il vescovo di Praga.
ANNO 998.
Febbraio, Roma: Ottone III è sotto le mura della città. L’antipapa Giovanni XVI tenta la fuga, ma, presto catturato, viene mutilato
dal popolo inferocito. S. Nilo corre da Gaeta per averlo nel suo monastero a fargli fare penitenza. Ma il rischio di nuove insurrezioni
impone di tenerlo in carcere, dove termina i suoi giorni.
ANNO 999. Aprile: al papa Gregorio V succede il monaco Gerberto di Aurillac,
già educatore di Ottone III.
Un gruppo di Normanni, di ritorno da un pellegrinaggio dalla Terrasanta, aiuta i Salernitani a respingere
un attacco saraceno.
Luglio, Benevento: Ottone III è ospite di Pandolfo II. L’imperatore partecipa alla consacrazione dell’arcivescovo
di Colonia, s. Eriberto, suo amico e consigliere.
ANNO 1000. Ottone III, di ritorno dal Gargano, dove si è recato penitente, si trattiene
alla corte di Pandolfo II. Il Tedesco, per arricchire la chiesa di S. Adalberto nell’isola Tiberina, chiede le spoglie di s. Bartolomeo.
I Beneventani, gelosissimi del corpo del santo e nello stesso tempo incapaci di un rifiuto, gli consegnano le spoglie di s. Paolino
di Nola.
Santa Croce di Morcone [del Sannio]: il castello è tenuto da una famiglia normanna, che, prendendo il nome dei Santacroce,
acquisterà fama e gloria.
ANNO 1001. Ottone III, giunto a Roma, è messo a conoscenza dell’inganno dei Beneventani. Ritorna indietro
e cinge d’assedio Benevento.
Pandolfo II, però, riesce ad evitare che il tedesco possa raggiungere lo scopo.
ANNO 1002. Presso il monte
Soratte, a Nord di Roma, Ottone III, nell’attesa dei rinforzi dalla Germania per la riconquista dell’Italia Meridionale, si ammala
di vaiolo e muore, forse avvelenato.
I Saraceni tentano d’attaccare Benevento ma Pandolfo II li respinge energicamente.
ANNO 1003. Il
conte Adelferio di Avellino spodesta Pandolfo II ed il figlio, che si rifugiano a Sorrento.
12 maggio: muore Silvestro II, il papa
organaro.
Giugno: con il nome di Giovanni XVII sul trono di Pietro succede il romano Siccone, aiutato dal patrizio Giovanni Crescenzio,
figlio di quel Crescenzio fatto decapitare da Ottone III.
Primi giorni di dicembre: muore il papa Giovanni XVII.