Per monotonia s'intende la qualità di ciò che conserva quasi sempre lo stesso tono, che è privo di una varietà gradevole e che causa noia o tedio per la sua uniformità.
La monotonia implica quindi il concetto di noia.
La noia è quel senso di insoddisfazione, di fastidio o di tristezza che ci assale quando ci viene a mancare un interesse, quasi sempre spirituale.
La noia può nascere dall'ozio o dall'essere occupato in attività monotona contraria alla propria inclinazione, tale da apparire inutile e vana.
Un'attività ripetitiva di per sè non è monotona, perchè, se risulta consona alle proprie inclinazioni, può appagare pienamente.
“I giovani devono, devono abituarsi all’idea che non avranno un posto fisso per tutta la vita. Del resto, diciamoci la verità, che
monotonia un posto fisso per tutta la vita. E’ più bello cambiare ed avere delle sfide purché siano in condizioni accettabili”. Questa
è l’affermazione di Mario Monti, rilasciata Matrix il 2 febbraio scorso. [1]
Sì, il posto fisso è proprio una monotonia, una monotonia
della malora!
Certamente ne sanno qualcosa alcuni politici di professione.
Credo
che Monti, per parlare così, almeno un pizzichino potrebbe averla assaggiata questa benedetta monotonia, nella sua brillante carriera
da giovanissimo professore universitario a senatore a vita, e non posso del tutto escludere che l’incarico a tempo determinato di
Presidente del Consiglio gliela stia spezzando finalmente un po’.
Ironia a parte, Monti (non me ne voglia!) ha appena il tempo di scusarsi
per l’equivocità della frase (soprattutto se sommariamente estrapolata dal contesto di tutta l’intervista), che la signora ministro Fornero, all’inaugurazione dell’anno accademico, il 6 febbraio a Torino incalza: “Non ci si può più permettere un posto fisso
a vita”. [2]
Cessato, appena, il baleno delle proteste per quest’ultima dichiarazione, quand’ecco la signora ministro Cancellieri che
rincara la dose in un’intervista a TGCOM24: “Non possiamo non tener conto di quello che avviene nel resto del mondo. Guardiamo anche
ai paesi emergenti. Lì cambia proprio il modello del lavoro. Ed è un modello di lavoro molto flessibile, e molto…. bisogna essere
in grado di cambiarlo più volte sul territorio nazionale. Noi italiani siamo piuttosto fermi ancora come struttura mentale al posto
fisso, magari in città, magari accanto alla mamma e al papa”. [3]
Insomma, pare proprio che i nostri governanti ce l’abbiano a morte
con questo benedetto POSTO FISSO.
Se poi a loro si associa Draghi che, nell’ultima intervista del 22 scorso, ai giovani ha praticamente
lanciato il messaggio di scordarselo il posto fisso, perché il modello sociale europeo è praticamente fallito, il cerchio si chiuderebbe
definitivamente. [4]
Insomma, mi era sembrato quasi di aver capito che, poiché il modello sociale europeo sarebbe fallito (come affermava
Draghi) e poiché non è pensabile inseguire quello americano, saremmo costretti a seguire quello dei paesi emergenti (Brasile, Russia,
India, Cina e Sudafrica, il BRICS, come fa’ capire la Cancellieri), dove gli operai lavorano molto “flessibilmente” 60 ore settimanali
per 200 euro mensili. [5]
Meno male che qualche giorno più tardi, il 24 febbraio, Martin Shulz, in visita in Italia, si dichiarava
in disaccordo con chi diceva che il welfare europeo era quasi morto. [6]
E meno male che dal G20 di Città del Messico, Draghi non si
è fatto attendere ed ha corretto subito il tiro: “La fiducia nei mercato sta tornando. Ora la zona Euro dal punto di vista economico
è un posto più sicuro, ma per poter dire di essere finalmente in pieno cambiamento, è necessaria una riforma del lavoro a modello
di quella realizzata in Germania, dove ad essere protetto non è il posto di lavoro, ma il lavoratore". [7]
E a dire che solo qualche
anno fa il nostro amato Tremonti tornava ad elogiare il posto fisso individuandolo come la base della stabilità sociale! [8]
“Non credo
– diceva Tremonti - che la mobilità sia di per sé è un valore. Per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base
su cui costruire una famiglia. La stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale". [9]
Ed io condivido.
D’altro canto non
è affatto vero che un paese fonda la sua crescita economica sulla mobilità del lavoro.
In Italia le quote più elevate di dipendenti
a termine si segnalano in Calabria (20,8%) mentre le incidenze più basse del lavoro a tempo determinato si osservano in Lombardia
e Veneto (9,1% e 10,4%). [10]
In Europa le quote più elevate di dipendenti a termine si segnalano in Polonia, Spagna e Portogallo (con
incidenze del 27,3%, 24,8% e 23%) mentre in Danimarca, Regno Unito e Lussemburgo (8,6%, 6,1% e 7,1%) si segnalano incidenze più
basse del lavoro a tempo determinato rispetto all’Italia, dove l’incidenza è del 12,8%. [11]
Ai giovani vorrei raccomandare, qualora
lo desiderassero, di non stancarsi mai di rincorrere un buon posto fisso adatto alle loro inclinazioni, perché esso sarà un bene per
loro e per la società, e di non aver vergogna di trovarlo affianco a mamma e papà, perché un giorno questi, da vecchi, avranno bisogno
di loro!
[1] Vedi il filmato a centro pagina, in alto, ed osserva come la ripetizione, forse involontaria, del “devono”, possa valere
come un rafforzativo.
[2] http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/PN_20120206_00108.shtml
http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/mario-monti-articolo-18-monotonia-1105969/
[3] http://www.video.mediaset.it/video/tgcom24/ultimi_arrivi/282216....
http://www.tgcom24.mediaset.it/economia/articoli/1036192....
http://www.blitzquotidiano.it/economia/posto-fisso-illusione-mammoni-cancellieri-...
[4] http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=79288140....
Per la verità, nell’intervista del 22 febbraio concessa a tre giornalisti
del Wall Street Journal, riportata dalla rassegna stampa del governo italiano, Draghi non ha proprio detto scordatevi il posto fisso,
ma lo si lascia intendere, tant’è che l’articolo è intitolato proprio: “DRAGHI, SCORDATEVI IL POSTO FISSO”.
[5] http://www.tempi.it/la-foxconn-cina-aumenta-gli-stipendi... http://guide.supereva.it/cultura_indiana/interventi/2007/02/286158.shtml
[6] http://qn.quotidiano.net/politica/2012/02/25/672684-schulz_bacchetta_draghi_stato_ ...