La Sovranità Monetaria è il diritto di uno Stato Sovrano di emettere moneta, senza doversi indebitare con alcuno.
Vi siete mai chiesto da dove vengono le banconote che possediamo e di chi sono veramente?
O, perlomeno, quelle che ci sono rimaste!
La maggior parte della gente ritiene che esse siano emesse e garantite dall’Europa.
Semplificando, la BCE ha il potere di “emettere” danaro dal nulla e di prestarlo alle banche “specialiste in titoli di stato”, che
a loro volta indebitano gli Stati e quindi la collettività.
A titolo d’informazione, il Monte dei Paschi di Siena Capital Service è
tra questi specialisti in titoli di Stato, ufficialmente riconosciuto dal dipartimento del Tesoro insieme ad un’altra ventina di banche,
quasi tutte straniere. [1]
I profitti della BCE vengono ripartiti tra le varie Banche Centrali e quindi una quota, circa il 12,5% dell’80%, va anche alla Banca d’Italia, che non essendo la banca del Governo italiano, ripartisce i suoi utili tra i suoi partecipanti, tra cui figura ancora una volta l’MPS. [2]
Quindi se qualcuno crede che le banconote che ha in tasca siano una sua proprietà esclusiva,
o che comunque possano rappresentare un titolo di credito certo, purtroppo si sbaglia.
Noi ne abbiamo solo la proprietà “temporanea",
la quale è destinata a durare per il tempo del prestito che ci è stato concesso, se non per un tempo minore, perché lo Stato, dal
momento che per averla deve pagare gli interessi alle banche, sotto forma di aumento delle tasse, ne richiede una parte sempre maggiore
ai cittadini, incominciando a reclamarne uno spicchio sempre crescente quando essa passa da una tasca all’altra (aumento dell’IVA).
Di conseguenza si riduce la quantità di danaro in circolazione a disposizione della popolazione.
Ne consegue una diminuzione dei consumi
e della produzione di beni e servizi, un aumento delle fabbriche che chiudono e dei disoccupati, una diminuzione del PIL ed un aumento
del debito pubblico.
E con tanti saluti anche alla crescita economica.
Per questo motivo, se dovessimo ancora tardare a riacquistare
la nostra sovranità monetaria, siamo destinati a sprofondare in un’immensa voragine, al cui paragone il baratro in cui siamo rotolati
apparirebbe un banale fossato.
Perciò tutti i partiti candidati a governare l’Italia che, senza rivendicare la sovranità monetaria,
stanno promettendo di ridurre le tasse, far aumentare la produzione, incentivare le imprese, lottare la disoccupazione, far crescere
il PIL, combattere l’aumento del debito pubblico e promuovere la crescita economica, o non sanno quello che dicono o vi stanno prendendo
in giro.
IO AMO L’ITALIA è tra i pochissimi movimenti presenti alle elezioni del 24 e 25 febbraio che reclamano la priorità della
sovranità monetaria.
Per questa ragione sono candidato alla Camera dei Deputati in Campania 2.
Con l’entrata nell’Eurozona, l’Italia ha ceduto la sua Sovranità Monetaria, cioè, sottoponendosi al rigore della Banca
Centrale Europea, ha rinunciato a emettere moneta propria.