La Sovranità Nazionale è definibile come la facoltà indiscussa di uno Stato indipendente di prendere autonomamente decisioni riguardanti
la propria popolazione e il proprio territorio, senza dover subire influenze esterne, nonché di stringere accordi commerciali con
chi più gli aggrada.
Caro elettore,
i tempi che stiamo vivendo sono così drammatici che per molti diventa angosciante il solo immaginare, anche per un po’,
che la soluzione della crisi possa essere affidata a coloro che l’hanno prima determinata e poi sostanzialmente aggravata con il sostegno
all’ultimo governo.
Stanno tutti promettendo di ridurre le tasse, far aumentare la produzione, incentivare le imprese, lottare la
disoccupazione, combattere l’aumento del debito pubblico e promuovere la crescita economica, ma o non sanno quello che dicono o ti
stanno prendendo in giro.
Per provare a dimostrarlo, ti chiedo solo un po’ di attenzione sul primo dei 21 punti del programma del movimento
IO AMO L’ITALIA nato intorno a Magdi Cristiano Allam:
Il Riscatto della sovranità monetaria
Da oltre dieci anni l’Italia non
può disporre direttamente delle banconote stampate dal suo poligrafico, perché qualcuno, senza il nostro consenso, ha ceduto la sovranità
monetaria del popolo italiano alla BCE, la quale, per inciso, non è neppure la banca dell’esecutivo europeo.
Da allora, lo Stato italiano,
per avere le banconote che gli occorrono, le deve elemosinare in prestito esclusivamente ad un gruppo di banche, definite “specialiste
in titoli di stato” dal Dipartimento del Tesoro.
Lo Stato, per pagare gli interessi a queste banche, in buona parte straniere, è costretto
a rastrellare, senza sosta, danaro dalle tasche dei cittadini, facendo implacabilmente aumentare le imposte e le tasse.
Cosicché ogni
anno dalla ricchezza monetaria nazionale spariscono oltre 50 miliardi di euro e di giorno in giorno diminuisce inesorabilmente la
quantità di denaro a disposizione della gente.
Ne consegue una riduzione dei consumi e della produzione, un aumento delle fabbriche
che chiudono e dei disoccupati, una diminuzione del PIL e un aumento del debito pubblico.
Cose che stanno sistematicamente avvenendo
in molti paesi dell’Eurozona.
Cosicché, con la buona pace di chi la rincorre, addio alla Crescita Economica.
Per questo motivo, se
dovessimo ancora tardare a riacquistare la nostra sovranità monetaria, saremmo destinati a sprofondare in un’immensa voragine che
si estenderà lentamente per tutta l’Europa, e al suo confronto il baratro in cui siamo rotolati apparirà un banale fossato.
Ecco perché
uno Stato che si proclami orgoglioso di essere Sovrano, , ha soprattutto il dovere, oltre che averne tutto il diritto, di pretendere
la sua Sovranità Monetaria.
Qui non si tratta di ritornare alla vecchia lira ma si vuole sancire il diritto prioritario dello Stato
di disporre liberamente delle banconote che stampa, da Stato Europeo Sovrano e non da Vassallo della BCE.
Comunque, se non ti
sei convinto e ti senti tutelato da qualche rendita o dalla tua lauta pensione e possiedi una casa libera da ipoteche, se ritieni
di avere un posto di lavoro sicurissimo e non hai un contenzioso aperto con le Agenzie delle Entrate, se pensi di non dover mai avere
a che fare con Equitalia e non hai figli in cerca di lavoro, se godi di buona salute e pensi che non ti verrà mai a mancare, se non
sei molto giovane ed hai da parte un gruzzoletto di almeno 200.000 €, allora puoi anche ritenere egoisticamente di farcela senza dover
cambiar sistema, per tutto il resto della vita che il buon Dio vorrà concederti.
Cordialmente, Sergio Pacillo
Candidato alla Camera
dei Deputati - Campania 2
cell. 334 1806051