Un “think tank” (dall’inglese serbatoio di pensiero) è un organismo, un istituto, una società, un’associazione o un gruppo, indipendente
dalle forze politiche, che si occupa di analisi delle politiche pubbliche e quindi nei settori che vanno dalla politica sociale
alla strategia politica, dall'economia alla scienza e la tecnologia, dalle politiche industriali o commerciali alle consulenze militari.
In
Italia le più conosciute think tank sono
- Italia Futura fondata da Luca Cordero di Montezemolo
- Aspen, di
cui Enrico Letta è stato fino a poco fa vicepresidente
- Arel, fondata da Nino Andreatta, che dal 1993 ha visto il suo segretario
in Enrico Letta
- TrecentoSessanta, nata nel 2007 da un’intuizione di Enrico Letta
- FareFuturo, una fondazione
voluta da Adolfo Urso
- ItalianiEuropei di Massimo D’Alema,
- Nuova Italia di Gianni Alemanno
- Magna Carta
di Gaetano Quagliariello,
- Medidea di Giuseppe Pisanu,
- Liberal di Ferdinando Adornato,
- ItaliaDecide di Luciano
Violante,
- Folder di Antonio Di Pietro
- Vedrò, fondata da Enrico Letta e Angelino Alfano, alla quale appartengono i
ministri Nunzia De Girolamo, Andrea Orlando, Maurizio Lupi, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi
e tanti altri politici tra i quali, Francesco Boccia, Giulia Bongiorno, Mara Carfagna, Benedetto Della Vedova, Giovanna
Melandri, Renata Polverini, Laura Ravetto, Matteo Renzi, Debora Serracchiani, Marco Stradiotto, Flavio Tosi, Adolfo Urso, Raffaele
Volpi
- Mezzogiorno Europa nato per volontà dell’attuale Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
La centrale idroelettrica di Fies si trova nel Comune di Dro, in provincia di Trento.
Con la sua potenza di poco più di 1 MW è capace
di fornire energia elettrica ad un paesino di un migliaio di abitanti.
In funzione dal 1964, da qualche decennio è diventata un laboratorio per gli amanti del teatro, del cinema, della comunicazione e più in generale delle performing arts, con l’ambizione di diventare punto di riferimento della cultura contemporanea per la provincia di Trento e per l’Italia.
La
centrale di Fies è diventata famosa per aver ospitato dal 2005 al 2012 otto edizioni estive della fondazione VEDRO’ di Enrico Letta
e Angelino Alfano, con la sponsorizzazione di Sisal, Lottomatica, Enel, Eni, Edison, Autostrade per l’Italia, Nestlé ed altri colossi
dell’economia.
Oltre a Letta ed Alfano, sono “vedroidi” (così amano chiamarsi gli appartenenti all’associazione VEDRO’) il Ministro
dell’Ambiente Andrea Orlando (PD), il Ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi (PDL), il Ministro dell’Agricoltura Nunzia De Girolamo
(PDL), l’ex Ministra delle Pari Opportunità Yosefa Idem (PD), la Ministra della Salute Beatrice Lorenzin (PDL), il ministro della
Pubblica Amministrazione e la Semplificazione nonché sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Filippo Patroni Griffi e
una ben nutrita schiera di politici bipartisan, tra cui l’aspirante segretario del “nuovo” PD, il ciclone Matteo Renzi, tra l'altro
sostenuto dalla fondazione Big Bang.
I vedroidi, oltre che giocare al subbuteo (tanto amato dal nostro premier) e a fare i supereroi,
o a partecipare a qualche incontro non di rado tenuto dai loro stessi sponsor, sono sostanzialmente dei soggetti bipartisan, cioè,
pur militando in partiti ufficialmente contrapposti, all’occorrenza, ma solo per il nostro bene, sono pronti a governare il paese
per superare le crisi che i loro stessi partiti, da sponde avverse, hanno a turno generato.
Il loro spirito di altruismo è smisurato: pur di assicurare stabilità e governabilità al paese, sono predisposti anche a lacerare i loro stessi partiti.
Forse con un po’ di
buona volontà riuscirei anche a comprendere il loro non comune spirito di abnegazione che li sta spingendo a svendere le ultime risorse
che abbiamo per completare le privatizzazioni avviate nel 1992, ma due cose no, non riuscirò mai a capirle.
Prima cosa: se per
spostarsi dalla loro sede associativa fino a Palazzo Chigi basta fare più o meno 500 metri a piedi, perché sono andati otto
volte a caricar le batterie nella Centrale di Fies, che dista più di 600 km da Roma?
Seconda cosa: perché, proprio adesso
che hanno conquistato Palazzo Chigi, decidono di sciogliere la loro irripetibile Vedrò?