Gestire correttamente i rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, è diventato un vero problema sociale.
Il costo e gli effetti sulla
salute dell’uomo e dell’ambiente stanno diventano insostenibili.
Cosicché, partendo dall’incontestabile obiettivo di dover recuperare
tutto il recuperabile per avviarlo alle relative aziende di riciclaggio, la gente, ormai esausta, sembra rassegnata ad accettare
il pesante fardello della raccolta differenziata PORTA a PORTA ed il continuo rischio delle pesanti multe che i Comuni infliggono inesorabilmente
agli assegnatari o ai proprietari dei cassonetti che si dimostrano poco virtuosi.
Ma non tutti sanno che esistono tecnologie modernissime
capaci di risolvere egregiamente il problema dei rifiuti a costi decisamente minori e senza fare ricorso alla raccolta differenziata.
Una
di queste tecnologie si chiama THOR (Total house waste recycling, ovvero riciclaggio completo dei rifiuti domestici) ed è stata sviluppata
dal CNR sotto la guida del ricercatore Paolo Plescia e la collaborazione della società ASSING SpA di Roma. (1)
Con THOR si recuperano
e raffinano i rifiuti senza farli passare dai cassonetti differenziati, trasformandoli in materiali utili e combustibile prezioso,
ad un costo pari al quinto di quello di un inceneritore. (1)
L'impianto e' completamente autonomo, consuma parte dell'energia
che produce e cede il resto all'esterno.
THOR
è completamente meccanico e quindi può essere messo in funzione solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti
e i conseguenti cattivi odori.
Un impianto di taglia medio-piccola da 20.000 tonnellate di rifiuti l'anno presenta costi di circa 40
euro per tonnellata di materiale.
La stessa quantità in una discarica richiederebbe almeno 100 euro e in un inceneritore 250. (2)
Al
termine del processo si ottiene CDR in polvere, da utilizzare come combustibile dall’elevato potere calorico che supera le 5.300
kcal/kg contro le 2.000-2.500 di quello dei rifiuti.
Le fasi di lavorazione cui THOR sottopone i rifiuti sono, nell'ordine:
1. frantumazione
e vagliatura
2. separazioni magnetiche dei metalli ferrosi
3. separazioni dei metalli non ferrosi mediante correnti
parassite
4. separazione degli inerti attraverso una divisione balistica
5. eventuale separazione e arricchimento
di una frazione “compounds”
fatta da gomme, PVC e altre plastiche pesanti
6. macinazione
della frazione combustibile dei rifiuti in un mulino
micronizzatore, per raggiungere dimensioni
submillimetriche
7. raffinazione del combustibile mediante ciclonatura. (3)
Secondo quanto viene spiegato dal ricercatore
Paolo Plescia, di 50 tonnellate di rifiuti giornalieri THOR permette di ricavare una media di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate
di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di
cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma
di vapore. (4)
Il prodotto che esce da THOR è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8.000 alle 15.000
atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, in aggiunta, è esente da odori della fermentazione.
Inoltre
THOR potrà essere utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, utilizzando energia termica prodotta per alimentare
un dissalatore, e produrre quindi acqua potabile nello stesso tempo in cui si eliminano i rifiuti solidi urbani. (5)
Il combustibile ottenuto
di presenta sotto forma di polverino ma può essere pellettizzato per l'utilizzo nei forni industriali, oppure può essere
trasformato in bio-olio per motori diesel attraverso il processo della pirolisi. (5)
La tecnologia THOR è stata testata per un anno
in Sicilia ed è in attività un impianto sperimentale gestito da Buzzi Unicem insieme alla Assing Spa presso il sito di Sommariva (CN)
per produrre CDR-Q per cementeria. (6)
Per finire, THOR è stato progettato anche come impianto mobile da montare su camion o su navi,
utile per contrastare le emergenze in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti rapidamente senza scorie e a dimensioni
contenute, tutto ad un costo ridotto: un impianto da 4 tonnellate/ora non occupa più di 300 m2 e ha un costo medio di 2 milioni di
euro! (7)
Riferimenti
(1) http://www.verde-oro.it/pagina.php?id=341&id2=7
(3)
http://it.wikipedia.org/wiki/Thor_%28impianto%29
(4) http://masterbioenergia.wordpress.com/2008/02/13/rifiuti-thor-sistema-
di-riciclaggio-indifferenziato/
(5) http://campibisenzio.wordpress.com/2008/01/09/dal-cnr-ecco-thor-per-il-riciclo-
dei-rifiuti-indifferenziati/
(6) http://it.wikipedia.org/wiki/Thor_%28impianto%29
(7) http://masterbioenergia.wordpress.com/2008/02/13/rifiuti-thor-sistema-
di-riciclaggio-indifferenziato/